CCC, Alessandro De Marchi: “Mi piace emozionare, il significato del ciclismo non è solo vincere ma dare tutto”

Alessandro De Marchi spiega come è nata la sua indole da attaccante. Il corridore del CCC Team si è fatto conoscere nel gruppo come uno specialista della fuga, oltre a essere un fedele gregario in pianura e nelle salite brevi. Il friulano è al suo secondo anno con la formazione polacca, con la quale è in scadenza di contratto. Nell’ultimo periodo si è però aperto un piccolo spiraglio per la prossima stagione quando il main sponsor, che aveva annunciato l’intenzione di defilarsi, che è tornato sui suoi passi e ha confermato la permanenza nel 2021. A 34 anni appena compiuti, è probabile che saranno diversi i team a cui potrebbe interessare ingaggiare il “Rosso di Buja”.

Il suo palmarès contiene vittorie importanti, tra cui le tre di tappa alla Vuelta a España nel 2014 (in maglia Cannondale), nel 2015 e nel 2018 (con la BMC), ma ciò che piace di più al corridore è la fuga, come riconosciuto in una recente intervista a Cyclingnews: “Andare all’attacco, giocare le mie carte e vedere se posso ottenere la vittoria è la cosa che amo di più del ciclismo. È davvero soddisfacente ed è ciò che mi rende felice. Penso che ogni lavoro abbia parti che le persone amano, e per me è andare all’attacco e in fuga”.

De Marchi ha poi proseguito con il racconto della sua esperienza personali e le emozioni che gli attacchi gli hanno sempre dato, fin da piccolo: “Ho iniziato a capire le emozioni di andare all’attacco al Giro d’Italia o al Tour de France, quando vedevo l’effetto che aveva sulla mia famiglia e sui miei amici. Mi ha ispirato ancora di più. Dare loro le emozioni di una vittoria o di un risultato, ma anche quelle della delusione, o della sconfitta. Mi piace dare emozioni, qualunque siano. Penso potrebbe essere il vero significato del ciclismo, che non è solo vincere: è provare sempre a vincere, dare tutto“.

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